Cesare Beccaria

tanto più volonticri, quanto ch'ella mi
sembra una vera figliuola dirò cosi del
Contratto Sonale di Rousseau , c quanto
più ancora la sua Lettura m’ ha confer­
mato ne’ seguenti miei pregiudizi.
Che gli uomini di gran talento sia­
I.
no nel mondo scientifico , quello efie so­
no ordinariamente nel mondo politico
gli uomini di gran ricchezze . II. Che
avvenga per una specie di mistero, e
per una incomprensible provvidenza,
che tutti gli uomini più dotti , e più
eruditi , ma privi di religione , nello
scrivere d i certe materie, cadano in mille
contraddizioni, e-negli errori i più pa­
tenti. IH. Che siano più i cattivi co­
stumi , che facciano nascere i cattivi Li­
bri, che i cattivi Libri, li cattivi costu­
mi. IV. Che presentemente si chiama­
no buone le cose peggiori, purché con­
tengano in sé una sola parte buona che
favorisca la libertà, ed il libertinaggio,
e cattive le migliori se in queste si tro­
va una comunque piccola porzion di ma­
le, che-faccia urto alle sregolate passioni
degli uomini. V. Che benché questo sia
il Secolo in cui si é tenuta in più gran
pregio, e fatto maggior uso dell’ ispe-
rienza , e della dimostrazione; ad Ógni
modo si sono creduti per veri [fatti più
chimerici, le più sciocche imposture, e
le dottrine le più divergenti dal vero ,
che
A s
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