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mato di questa specie di Delitti ? Cosa
perdiamo noi perchè non c’ è permesso
d’ esaminare pubblicamente gli affari del
lo Stato ? Quanti momenti di felicità
di più , o di manco perderemo noi, per
chè non ci è permesso di parlare di quel
le cose che non conosciamo ? Per lo
contrario , quanti vantaggi non potrem
noi ricavare, se ameremo, e se lodere
mo con ragione le cose dello Stato di
cui siamo sudditi ? Quanto a me po
trebbe rincrescermi se mi fosse vietato
di lodare la saviezza del Governo tutte
le volte, che se lo meritasse ; ma che
mi proibisca ad essere un maledico , la
mi sembra piuttosto una grazia , che un
aggravio .
Ma e a qual fine vorressimo noi la
libertà di poter censurare la Politica
dello Staro, per rimediare agii errori
della medesima, o semplicemente per
avere il maligno piacere di dirne male?
La seconda è una pretensione non sup
ponibile ; quanto alla prima i Magistra
ti^ gradiranno sempre i lumi, ed i buo
ni suggerimenti, che ai medesimi sono
rispettosamente partecipati dai sudditi
zelanti del pubblico bene.
Finalmente P uso che si fa dai Mini
stri di tutti i Governi pacifici delle Ac
cuse secrete, è il più giusto, ed il più
savio, che sì possa sperare da uomini
di
Dettagli
- Page N°:73
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria