Cesare Beccaria

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prenda solo di mira in quella sua ve­
ramente crudele invettiva i Sav) della
Chiesa Cattolica , i quali hanno, con­
forme si suppone, condannato a morte
un piccolo numero d1uomini paragona­
to con quello eh’ hanno fatto li Sovra-*
ni del Secolo . Se una consimile inver­
tiva si' può chiamare opportuna in quel
sito, ov’è stata incastrata ed aggiunta
senza necessità , e perchè dunque scate­
narsi in quell’indegna maniera solamen­
te contro le poche pretese crudeltà de­
gli Ecclesiastici, e non inveire pari­
mente contro le moltissime degli altri ?
E non è stato questo un voler far co^
stare a tutto il mondo di .che più -ab­
bonda il suo cuore.?
Ma cosa non si dovrebbe dire contro
questo scrittore, che chiama i mansue­
tissimi Prelati di tutt’ il Catolicismo
inventori di barbari e d? inutili tormen­
ti , e punitori di delitti impossibili , e
fabbricati dalla timida ignoranza ? Quai
rimproveri non si mericcrebb’ egli, per
aver accusati come «crudeli i Giudici del­
le condanne degli Eretici abbruciati,
quando sa tutto il mondo, che la Chie­
sa non ha mai decretata la morte fisica
di nessun Eretico , ma soltanto dichia­
rati Eretici gli ostinati nell’ errore , e
consegnati al braccio secolare, e ciò do­
po aver tentato tutto per ridurli alla

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  • Page N°:127
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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