Cesare Beccaria

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Finalmente alcuni pensarono, che. la
gravezza del peccato entrasse nella mi­
sura dei delitti . La fallacia di questa
opinione risulterà agli occhi di un in­
differente esaminatore dei veri rapporti
tra uomini e uomini , e tra uomini c
Dio ; I primi sono rapporti di ugua­
glianza.
La sola necessità ha fatto na­
scere dall’ urto delle passioni e dalle
opposizioni degl* interessi 1 ’ idea della
Utilità
m che è la base della giu­
c e n o u ,
stizia umana ; i secondi sono rapporti
d’indipendenza da un Essere perfetto e
creatore, che si è riserbato a sè solo il
djri,tto di essere Legislatore e Giudice
può nel medesimo esserlo senza tempo inconveniente. , perchè egli Se solo ha
stabilito pene eterne a chi disobbedisce
stizia, alla to , sua che che onnipotenza, oserà vorrà supplire vendicare qual alla sarà divina l’ Essere, l’inset­ giu­
che basta asè stesso, che non può rice­
vere dagli oggetti impressione alcuna di
piacere o di dolore, e che solo tra tutti
gli esseri agisce senza reazione? La gra­
vezza del peccato dipende dalla imper­
scrutabile malizia del cuore. Questa da
Èsseri finiti non può senza rivelazione
sapersi. Come dunque da questa si pren­
derà norma per punire i Delitti?
Po-
trebbono in questo caso gli uomini pu­
nire quando Iddio perdona e perdonare
quan-'

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  • Page N°:258
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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