Cesare Beccaria

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fra
Vziaone , e Io stato vario della so­
cietà , può variare a misura che diven­
ta necessaria , olitile alla società quell7
azione , nè ben si discerne se non da chi
analizzi i complicati , e mutabilissimi
rapporti delle civili combinazioni. SI
tosto che questi principii , essenzial­
mente distinti , vengano confusi, non
vi è più speranza di ragionar bene nelle
materie pubbliche. Spetta a7Teologi lo
stabilire i confini dei giusto e dell’in­
giusto, perciò, che risguarda l’ intrin­
seca malizia, o bontà dell’atto: Lo sta­
bilire i rapporti del giusto, e dell’ in­
giusto politico spetta al Pubblicista ; nè
un oggetto può mai pregiudicare all’al­
tro , poiché ognun vede quanto la vir­
tù puramente politica debba cedere al­
la immutabile virtù emanata da Dio.
Chiunque, lo ripeto, volesse onorar­
mi delle sue critiche, non cominci dun­
que dal supporre in me principii distrut­
tori o della virtù, o della Religione,
men-
r

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  • Page N°:284
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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