LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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suoi desideri stessi che non sono palesabili, obblighino finalmente il
cittadino ad esser giusto, onesto e virtuoso, anche in que’ luoghi, in
que’ momenti, in quelle circostanze, nelle quali egli è lontano dagli
occhi della legge e de’ suoi ministri. Ecco l’opera della religione,
allorché non è indebolita dalla irreligione o non è alterata dalla
superstizione. Questi due estremi, de’ quali una costante espe|rienza
c’insegna che il primo è sempre la conseguenza del secondo, questi due
estremi, uno de’ quali toglie alla religione la sua forza e l’altro ne fa
l’istrumento di que’ delitti, di quelle ingiustizie, di quegli orrori, de’
quali per vergogna della umanità risuonano pur troppo i fasti
sanguinosi della superstizione; questi due estremi, io dico, debbono
essere egualmente prevenuti dalle leggi.
A quest’oggetto generale saranno adunque diretti tutt’i princìpi che
noi ci proporremo di sviluppare in questo libro.
Noi esamineremo dunque quale dovrebbe essere la natura della
protezione che la legislazione dovrebbe accordare alla religione ed al
culto, quali i mezzi diretti che dovrebbe impiegare per prevenire i due
estremi de’ quali si è parlato, e quali gl’indiretti; quali le prerogative che
dovrebbe concedere al sacerdozio e quale la dipendenza che dovrebbe
esigere da lui; quali i dritti che dovrebbe dare a’ suoi capi e quale la
magistratura che dovrebbe invigilare sull’uso che essi ne farebbero; con
quali princìpi si dovrebbe dirigere l’articolo | dell’immunità ecclesiastica;
fin dove dovrebbe giugnere l’immunità reale e personale; quali restrizioni
si dovrebbero dare all’immunità locale e quale l’incoraggiamento che
questa dà a’ delitti; quali i requisiti che la legge dovrebbe cercare in
ciascheduno individuo del sacerdozio e quale la misura che dovrebbe
regolarne il numero; quali le classi sacerdotali che dovrebbero meritare
la parzialità della legge e quali quelle che dovrebbero essere o abolite, o
riformate; quale l’età che si dovrebbe cercare in coloro che si
consacrano al sacro ministero e quale la direzione che si dovrebbe dare
dalle leggi alla loro predicazione; quale finalmente il metodo da tenersi
per provvedere a’ loro bisogni, oggetto interessante, pel quale infinite
riforme si sono tentate, infiniti scritti si sono pubblicati, ma che resterà
sempre informe finché non si penserà a curare il male nella sua origine,
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Dettagli
- Page N°:39
- Publication:
- Author:Gaetano Filangieri