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te Il le N. mie A. Note s’ introduce , e le mie subito Riflessioni con dire N Introdu- ote oli*
ad infamia , e detestazione della più ri X.ienc del
spettabile porzione di tutto il genere
umano , che g li uomini lasciano per lo più
in abbandono i più importanti
regola—
menti alla giornaliera prudenza , ed alla,
discrezione di quelli , /’ interesse dei qua
li- è di opporsi alle più previde Leggi .
Si noti qui al primo ingresso T animo
sedizioso , e I* ardita franchezza con cui
l’A. N . tratta da stolido l’ uman gene
re , quasi che non costasse da tutte le
storie , che in tutti i tempi ed in rutti
i- Secoli è stato grande lo studio delle
Leggi, e fatto sempre dai niù grand' uo
mini deli* Universo ; talché si porrebbe
compiagnere bensì 1’ umana condizio
meglio riuscita in for
ne, se non è
mare, e far eseguire le tante bellissime,
e sa vissime Leggi, che abbiamo ; ma non
mai colpa degli uomini , se non. hanno,
conseguito 1 *intento .
Ma si rifletta di più , che quand’an
che fosse vero , che le leggi siano lascia
te alla discrezione di quelli che hanno
più interesse d’ opporsi alle medesime ;
ad ogni modo sembrerà^ a tutti un’im
prudenza pericolosa scrivere simili cose
pel Pubblico-; massime che si potrebbe
onestamente, e con vantaggio della Na
zione, rapipresentare segretamente i sup-
A 4
po-
Ltiro.
Dettagli
- Page N°:8
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria