Cesare Beccaria

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è la necessità eli custodire , o di aumen­
tare t comodi della vira-, lascia alle
•passioni di opinione, che non sono le me­
no forti , tutta la loro energia,
Non 2
ozioso politicamente , chi gode dei frutti
dei vizii , o delle 'virtù dei proprj an­
tenati , e vende per attuali piaceri il
pane , c 1 *esistenza dell* industriosa po­
vertà y che esercita in pace la tacita
guerra d* industria coll1 opulenza , in
vece dell* incerta - ,
Guerra „
Torniamo subito H i sopra , c tentia­
mo ancor noi H i
rispondere semplice-
mente da Filosofi , e da Politici , ben­
ché una tal distinzione., ed astrazione
sia 'ora mai tanto comune , quanto è
perfidamente astuta , ed ingiuriosa al
Vangelo, che non riconosce che un Dio
'solo, ed una sola iFilosofia..
E’ superfluo P avvertire che '{ a prima
spezie degli oziosi accennati, e descrit­
ti con colori così infernali dal nostro
Politico , sono i Religiosi , massime i
Claustrali. Gran cecità del nostro il­
luminatissimo Secolo, che chiama, c
giudica oziosi quelli., che più d’ ogni
altro hanno contribuito, e contribuisco­
no tuttavia xolle loro mani , col loro
talento, e col loro esempio al maggio­
re vantaggio, ed alla più perpetua fe­
licità temporale e politica di tutte le
G 4
e sang uinosa della
So-
(-

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  • Page N°:103
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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