'dhezze , nc la sola gran popolazione
•che producano- la potenza , e la felicità
politica delle Nazioni, ma il buon uso
delle medesime ; in quella guisa appunto
che un uomo non sani mai felice , quan
tunque sano, ricco, potente, e dotto,
se gli mancheranno il giudizio, eia pru
denza, colle quali possa far buon uso
de’suoi beni, e senza le quali gli sa
rebbero piuttosto di pregiudizio , che
di vantaggio.. Or quello eh’è il giu
dizio , e la prudenza nell' uomo priva
to , lo sono i Religiosi in tutte le So
cietà.. Chi mai per tanto , fuori di qual
che ingrato ed imperito miscredente,
potrà negare, che il corpo Religioso
non contribuisca assaissimo al bene po
litico delle Società ? Non sarà mal,
qhe un qualche cieco, ed empio politi
co colui eh’oserà mettere questo utilis
simo corpo nel numero degli oziosi. Io
sono sicuro , che non è altro che i’ o-
dio alla vera Religione, ed il desiderio
d’ essere liberati dal rimprovero che fa
alla vita sregolata di molti l’ombra
stessa delle virtù religiose, 'quello che
fa che tanti pensino sinistramente dei
Religiosi. Io sono certo di più, che
nessuno di quelli che giudicano con tan
ta franchezza inutili alla Società le Co
gnita religiose, si sarà mai degnato
«i d cercare quale sia il genere di vita
die
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Dettagli
- Page N°:106
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria