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Jìgìone ; tanto più , quanto che si vede
che in tutte le Nazioni, e massime nel
le più calde, vi si trova mai sempre
certo numero d’ uomini portati natural
mente al ritiro ed alla contemplazione.
Per fine non v\ha cosa buona , cd uti
le ai Pubblico , che almeno in parte
non ne siam debitori ai Religiosi . '
Si riceva quanto ho detto sin qui co
me un semplice saggio d^j quei molto ,
che avrei potuto, dire contro quegli inerti
politici ,
che declamano furiosamente
contro T ozio supposto degli Ecclesia
stici.*; perchè protesto d’ averlo scritto
più per far cosa grata a costoro, che
per iscrivere 1 *Apologia delle Comu
nità Religiose.
So che contro il pre:
teso lor ozio si producono gli esempi
di certe agghiacciate Nazioni. Mi ver
rà forse P opportunità di trattare Io
stesso argomento, ma con altra divisa.
Non è tutt’ oro quel che risplendc .
Frattanto siccome tutto quello che si
suole opporre contro l’ozio politico dei
Religiosi , si contiene nella riportata
divisione di questa spezie di oziosi, fat
ta dal. nostro A. così io con risponde
re alle sue calunnie, avrò soddisfatto a
tutti. Ha scritto pertanto, che gli Ec
clesiastici non contribuiscono alla Società
col loro travaglio ; ed io affermo, che
i Religiosi non solo travagliano coll’
Dettagli
- Page N°:108
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria