Cesare Beccaria

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ingegno , e colle mani loro ; ma di più
che procurano, e sono effettivamente ca­
gione, che travaglino ancora gli aIeri, c
che lo fanno con tanto maggior merito ,
quanto , che se fossero restati nelle lo­
ro case, sarebbero vissuti nell’ozio il
più pernizioso . Si esamini quale sia 1 ’
impiego del tempo dei Religiosi , e se
non si trova che tutti sono occupati, o
alio studio, o alle Scuole , o a procu­
rare il bnon ordine, o al travaglio del­
le mani , o ai servizi della casa ec.
io
sarò il primo a .giudicare inutili le Co­
munità Religiose . Ma rammento , che
non è la sola popolazione , e le sole
ricchezze , che rendono felice uno Sta­
ro ; ma insieme ancora le scienze , ed
il buon costume. Or chi non sa che
le comunità Religiose sono le nutrici ,
le propagataci, e le conservatrici delle
scienze , c della sana morale ? Le Ope^
re che fanno srampare gli Ecclesiastici
non sono elleno un buonissimo capo di
vantaggioso commercio?
Dice poi il N. A. che' le Religioni
rron contribuiscono al ben pubblico-,
neppur colle loro ricchezze , perche ac~
quistano senza giammai perdere . Io ne­
go assolutamente, che le Religioni siea
ricche, ed affermo che nort si troverà
in tutta P Italia una soia Casa Religio­
sa , che abbia delle rendite-superiori al-
' P \ n

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  • Page N°:109
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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