Cesare Beccaria

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la vigilanza dei M agistrati, e quella
severità di un Giudice inesorabile , che
per essere un' utile virtù, dev'essere ac­
compagnata da una dolce legislazione .
Il senso di cotesra conseguenza io non
lo so rilevare. Senza dubbio vi sarà
corso qualche error di srampa , e forse
sarà verbo quell' s. Ripigliamo.
Ma l’atrocità delle pene, giusta il
pensare del N. A. non solo ha minor
efficacia dell’ infallibilità delle medesime
per raffrenare i delitti , ma di più come
sostiene io stesso, /’atrocità medesima
della pena fa che si ardisca tanto di più
per i schivarla , quanto ìtgrande limale,
a cui siva incontro, e fa che si commet­
tano più delitti per fuggir la pena d' un
solo: verissimo, che V atrocità della pe-
na fa che si faccia ed ardisca tanto di
più per /schivarla , ( come qui scrive ,
ma non vuole l’A. ) Ma domando per­
dono, che per ischivare un gran male
se ne facciano de1maggiori , e che si vo­
gliano commettere più delitti per fuggire
la pena d' un solo. Gran cosa, che certi
Spiriti vogliano piuttosto azzardare un
paradosso, che privarsi del piacere di
un bello scherzo di parole? Il N. A.
vuole imitare il suo gran Presidente di
M ...... ma se fosse vero , che gli uo­
mini per isfuggire la pena d’ un sol de­
litto sono disposti a commetterne moiri ; -
dun-

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  • Page N°:116
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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