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cosa d’altro di più, per appagare gli
uomini pienamente; perchè in fatti,
?|ual principio più naturale quanto quel-
o , che non è presumibile , che un uo
mo abbia voluto accordare ad uomini
simili a sò ia facoltà, e l’arbitrio di
poterlo uccidere ? E quale più natural
mente certo di quest’ altro principiò
tutto contrario al primo , cioè eh’ è
impossibile che sussista una Società sen
za il diritto di potersi disfare colla pe
na di morte di tutti quelli , che la vo
lessero perturbare ? Una ragione per
tanto, di’è contraria a sè stessa, non
sarà mai un sodo e buon fondamento
per appoggiarvi la grande importantis
sima macchina della Politica , e della
Legislazione di tutto il Genere Umano.
Tutto ciò era necessario premettere ,
prima di rispondere alle difficoltà già
sopra riportate dal N. A. contro la pe
na di morte.
Dico dunque, che quel ragionamento
del N. A. comincia e finisce con due
manifesti soffismi , e eh’ è tutto appog
giato sull’ immaginario sistema , che il
Diritto eh’ ha la Nazione sopra i par
ticolari Cittadini nasca semplicemente
dalla somma delle minime’ porzioni del-
la privata libertà di ciascuno. Ora
niente v’ ha di piò facile quanto il pro
vare, che anche supposto vero cotesto
Dettagli
- Page N°:133
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria