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teste studiate espressioni , e bizzarri pen
sieri, perchè so eh’è valoroso Poeta, e
gli dirò solamente , che poco importa ,
che gli uomini disposti a commettere de
litti , facciano simili paralogismi ; pur
ché non siano adottati dalle persone
savie, c scienziate ; questo sì che sareb
be funesto, ma nondimeno non potreb
bero mai persuadere a tutti gli uomini
che la pena di morte sia ingiusta, ed
inutile ; onde sempre più scandolezza U
N. A. vantandosi (a) che i pochi saggi,
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che sono sparsi sulla faccia della terra, J9, ‘ 1'
gli faranno eco nelV intimo de' loro cuo
ri ; per aver insegnata simil dottrina.
Se per quei pochi saggi, intende i fana
tici , e gli uomini amanti di novità, di
ce bene; ma le persone sagge veramente
guarderanno sempre simili novità con
occhio di disprezzo, e le giudicheranno
parti d’uomini indispettiti; come appun
to s’è mostrato 1’ A. in quello eh’ha
scritto in quelle pagine del suo libro che
abbiamo sin qui ricapitolate; onde io
concludo ancor qui che la pena di mor
te è giusta, e necessaria .
E1 facile prevedere che il N. A. eh’ D^,ifa-
ha condannato per crudele, e per inuti- eanu r *
le la pena di morte, non si sarebbe mo
strato manco nemico di tutto ciò, . che
si pratica contro i delinquenti-, prima di
condannarli a quella pena. In fatti ec-
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Dettagli
- Page N°:181
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria