Cesare Beccaria

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delitto, (continua VA.) carcerato, ed
assoluto non dovrebbe portar seco nota al­
cuna d1infamia . Ottanti Romani accu­
sati di gravissimi delitti , trovati poi
innocenti , furono dal popolo riveriti , e
di Magistrature onorati ? ma per qual
ragione è cosi diverso a* tempi nostri P
esito d' un innocènte ? Perchè sembra che
nel presente sistema criminale, secondo
V opinione degli uomini , prevalga /’ idea
della forza , e della prepotenza , a quel­
la della giustizia^ perchè si gettano con­
fusamente nella stessa caverna gli accu­
sati , e ì convinti ; perchè la prigione è
piuttosto un supplicio, che una custodia
del reo .
Qui VA, per troppa compassione ver­
so gii scellerati, s7è mostrato.crudele con­
tro tutti gli uomini. L’impegno eh’ha
preso di censurare le Leggi, ed i Le­
gislatori, gli ha fatto scrivere coteste
cose con troppa indiscretezza, ed anche
con molta falsità , perchè non è vero,
che la prigionia cagioni certa specie d7
infamia, che dentro le sole famiglie Re­
ligiose, e ciò perchè si suppone , chela
carcerazione sia sempre giusta. Se poi
non si vedono più tra di noi degli uo­
mini già carcerati, riveriti dal Popolo,
cd onorati di Magistrature, ciò segue,
perchè adesso le accuse false, e le ingiu­
ste Carcerazioni non sono tanto frequen­
ti.
i

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  • Page N°:185
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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