Cesare Beccaria

aoj. CO Pag,
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ora sapere il N. A. chi ha potuto asse­
rire simile paradosso? M. Rousseau,
quel grand* uomo , che illumina P umani-
•ta che lo perseguita , (a) quel Filosofo
cjl* ebbe tf coraggio dall* oscuro , e dis-
prezzato suo Gabinetto di gettare nella
moltitudine i primi semi lungamente in-
ito Pag. . fruttuosi delle utili verità {o).
Notiam qualcos’ altro : Se la cieca /-
4 *
(cì p gnoranza ( dice l’A. ) (r) è meno fatale ,
che il mediocre e confuso sapere, poiché
q\ uesti aggi ___ tigne ai mali della pr_ima quel­
.
li dell* errore inevitabile da chi ha tma
vista ristretta al di qua dei ini;ifnoc del
vero ; P uomo illuminato è il dono più
prezioso , che faccia alla Nazione ed a
sè stesso il Sovrano , che lo rende depo­
sitario delle sante Leggi. Ma io repli­
co ancor qui, che se quest’uomo illu­
minato non sarà nello stesso tempo uo­
mo d’onore e d i buona religione, riu­
scirà funestissimo alla Nazione, come
sappiamo eh’ è sempre seguito . Se poi
è vero che la mediocrità c nociva; affére­
mo, che siccome saremo serripre medio­
cri , relativamente al molto che ci resta
da sapere, così che s i deve dire, chele
scienze ed i lum i gioveranno a poco
per P osservanza delle Leggi. Certo
che sin qui quelli che hanno ptii consi­
derate e trattate le Leggi, come se fos­
sero ragnateii, sono state le persone più
illu-
sct. s

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  • Page N°:226
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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