Cesare Beccaria

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compassione , per gli Esseri, che ne so­
no la vittima, che essendo privo di quel­
lo stimolò della vita attiva , che è la .
necessità di custodire, o di aumentare i
comodi della vita, lascia alle passioni
è ti di stato , opinione tutta confuso la , loro che dagli non energìa austeri sono . le declamatori Quest’ meno ozio for­
I industria coll’ozio ; delle e però ricchezze non 1 ’ accumulate austera e limi­ dall*
tata gi debbono virtù di definire alcuni Censori, qual sia I’ ma ozio le leg­ da
punirsi. Non è ozipso politicamente chi.
gode dei frutti de' vizii o delle virtù dei
proprii Antenati , e vende per attuali
piaceri il pane e 1 ’ esistenza alla indu­
striosa povertà , eh’ esercita in pace la
tacita guerra d’ industria colla opulen­
za , in vece dell’ incerta e sanguinosa
colla forza. Quest’ozio è necessario ed
utile a misura , che la società si diiata,
c 1 ’ amministrazione si ristringe .
§. XXXV.
Suicidio
I l Suicidio è un delitto, che sembra
non potere ammettere una pena propria­
mente detta; poiché ella non può cade­
re , che o su gl’ innocenti, o su di un
corpo freddo ed insensibile , Se questa
Tomo I.
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  • Page N°:17
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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