Cesare Beccaria

. . .
)c 12^ X
essere trovasi incapace tra lr infamia di sentirne e la morte i mali, co­
me non preferire questa alla miseria in­
fallibile, a cui sarebbero esposti ella e
prevenire l’infelice frutto? questo delitto La miglior sarebbe maniera di pro­ di
teggere con leggi efficaci la debolezza
contro la tirannia, la quale esagera i
vizii, che non possono coprirsi coi man-
• to della virtù .
Io non pretendo diminuire il giusto
orrore, che meritano questi delitti; ma
indicandone le sorgenti, mi credo in
diritto di cavarne una conseguenza ge­
nerale, cioè , che non si può chiamar*
precisamente giusta ( il che vuol dir
necessaria ). una pena di un
finché la legge non ha adoperato il mi­
glior mezzo possibile nelle date circo­
stanze di una Nazione per prevenirlo.
§ . xxxvir. *
• .
Di
un genere particolare di •.
C^hiukque leggerà questo scritto, ac­
corgersi , che io ho ommesso un ge­
nere di delitti, che ha coperto l’Euro­
pa d i sangue umano, e che ha alzato
quelle funeste cataste, ove servivano di
alimento alle fiamme i vivi corpi uma­
ni , quando era giocondo spettacolo e
&ra-

Dettagli

  • Page N°:27
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
Loading...