Cesare Beccaria

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suoni indifferenti, che chiamatisi delitti
alle male leggi j e scia probabilità dei
delitti è proporzionata al numero dei
inorivi, Tampliare la sfera dei delitti è
tono un crescere La che maggior privilegi la probabilità parte , cioè delle di un commetter­ tributo leggi no di
rutti al comodo di alcuni pochi .
Volete prevenire i delitti? Fate, che
ic leggi sian chiare, semplici , e che
tutta la forza della Nazione sia conden­
sata a difenderle, c nessuna parte di es­
sa sia impiegata a distruggerle . Fate che
ie leggi favoriscano meno le classi degli
uomini , che gli uomini stessi . Fate che
Sii uomini le temano, e temano esse
sole.
Il timor delle leggi è salutare,
ma fatale , e fecondo di delitti è quello
di uomo a uomo. Gii uomini schiavi
sono più voluttuosi, più libertini , più
crudeli degli uomini liberi. Questi me­
ditano sulle scienze, meditano sugl’in­
teressi della Nazione , veggono grandi
oggetti , e gl’ imitano ; ma quelli con­
tenti del giorno presente, cercano fra lo
strepito del libertinaggio una distrazio­
ne dall’annientamento , in cui si veggo­
no; avvezzi all’ incertezza dell’ esito di
ogni cosa , 1 *esito de’ loro delitti divicri
problematico per essi , in vantagg io del­
la passione, cheli determina. Se l’in­
certezza delle leggi cade su di una Na-
l i -
zio-

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  • Page N°:43
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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