Cesare Beccaria


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'che ché Se il questo 4a mediocre cieca aggiunge ignoranza e confuso ai mali è meno sapere, della fatale, prima poi­
quelli dell’ errore inevitabile da chi ha
una vista ristretta al di qua dei confini
del vero , T uomo illuminato è il dono
più prezioso , che faccia alla'Nazione
ed a sé stesso il Sovrano,- che lo rende
Avvezzo depositario a e vedere custode la delle verità,'e sante a leggi. non*
temerla, privo della maggior parte dei
bisogni dell’ opinione , non mai abba­
stanza soddisfatti, che mettor
va la virtù della maggior
uomini, assuefatto a contemplare uma­
nità dai punti di vista più elevati , a-
vanti a lui la propria Nazione diventa
stanza una famiglia dei grandi di uomini al popolo fratelli, gli par e la tan­ di­
to minore, quanto è maggiore la massa
della umanità, che ha avanti gli occhi. I
Filosofi acquistano dei bisogni, c degPin-
rcressi non conosciuti dai volgari, quello
principalmente di non ismentire nella pub*
blica luce i principii predicati nella oscu­
rità, ed acquistano T abitudine di amare
la verità per se stessa . Una scelta di uo­
mini tali forma la felicità di una Nazione ;
ma felicità momentanea , se le buone
leggi non ne aumentino talmente il nu*
mero, che scemino la probabilità sem-‘
pre grande di una cattiva elezione .
U n

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  • Page N°:48
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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