Cesare Beccaria

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nare un uomo alla morte unicamente
per punti di controversia . E' però ve­
ro , che due Vescovi Spagnuoli furono
quelli, che stimolarono Massimo perla
morte de’ Prisciilianisti ; ed è vero altre­
gue il sì , partito degli che questo Eretici, dominante tiranno e la col barbarie voleva versare cattivarsi e il la san­ giu­
stizia gli erano egualmente indifferenti.
Geloso di Teodosio, Spagnuolo come
lui , si lusingava di togliergli l’Impèro
di Oriente, essendosi di già impadroni­
to delL’ Occidente . Teodosio era odiato
per le sue crudeltà, ma aveva saputo
guadagnare tutti i Capi della Religione.
Massimo voleva far pompa del medesi­
mo zelo , c tenere attaccati i Vescovi
Spagnuoli al suo partito.
Egli adula­
va ugualmente la vecchia e la nuova Re­
ligione ; egli era un uomo tanto furbo
quanto disumano, e non furono di diver­
sa tempra tutti quelli, che in quei tem­
po pretesero, o arrivarono all’Imperio.
Questa vasta parte del "Mondo era go­
vernata come presentemente è Algeri ,
La milizia faceva e disfaceva gl* Impera­
tori ; ella li sceglieva sovente fra le
Nazioni riputate allora barbare . Teo­
dosio gli opponeva allora altri barbari
della Scizia ; e fu quegli, che riempì 1 *
armate di Goti, e che elevò Alarico il
vincitore di Roma . .
In questa orribile
con-

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  • Page N°:74
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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