Cesare Beccaria

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a confusione rendere più dunque forre non il suo si pensava, partito con che
tutti i mezzi possibili.
Massimo ritornava dall’ aver fatto as­
sassinai^ a Lione 1 *Imperatore Grazia­
no collega di Teodosio , e meditava la
perdita di Valentiniano secondo nomina­
to dalla successore infanzia. di Egli Graziano raccolse a Roma a Treveri fino
una potente armata composta di Galli e
di Alemanni, ed aveva ordinata una le­
va di truppe nella Spagna, allorché due
Vescovi Spagnuoli per nome [dado, ed
Itaco , o Itacio, eh’erano molto accre­
ditati , vennero a chiedergli il sangue di
Priscilliano, e di tutti i suoi aderenti,
che sostenevano , che le anime erano c-
manazioni di Dio, che la Trinità non
conteneva tre ipostasi, e che in oltre
erano tanto sacrileghi, che digiunavano
fino le Domeniche. Massimo, ch’ era
mezzo pagano e mezzo cristiano, intese
senza difficoltà 1 ’ enormità orrenda di
questi delitti, c concesse ai.SS. Vesco­
vi, Idacio cd Itacio la grazia , che Pri-
scilliano cd i suoi complici fossero tortu­
rati prima di farli morire. Furono i Ve­
scovi presenti alla tortura ad effetto che
tutto passasse con ordine, e partirono di
là benedicendo Iddio , c ponendo Mas­
simo come difensore della fede nel. rango
de’ Santi, Ma perchè Massimo fu dis-
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  • Page N°:75
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  • Author:Cesare Beccaria
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