Cesare Beccaria

X iS iX
5ct sono tali senza dubbio ; c da Enni'o
fino ad Ausonio tutto è profanazione
•malgrado il rispetto pel culto. Perchè
dunque il Senato Romano non le repri­
meva ? perchè niente influivano nel go­
verno delio Stato , c non perturbavano
alcuna istituzione , alcuna cerimonia
religiosa . I Romani ebbero una eccel­
ni lente della politica più bella , e furono parte dei assoluti Mondo padro­ fino
a Teodosio II.
La massima del Senato, come si è
detto altre volte, era
riguardano D'ùs curxì che le offese gli Dei. contro J Senatori gli Dei non es­
sendo alla testa delia Religione median­
te vano la instituzione da temere, la che più un saggia Collegio non ave­ di
Preti li costringesse a fare la sua .ven­
detta sotto pretesto di vendicare il Cie­
lo . Eglino non dicevano, sbraniamo
gli empi per non passare per empi an­
cor noi. Facciamo vedere a7Preti la no­
stra crudeltà, e così proviamo loro, che
noi siamo religiosi quanto essi lo sono „
La nostra Religione è infinitamente
più santa di quella degli antichi Roma­
ni , e l’empietà fra noi è un delitto più
graade di quello, ch’era fra loro. Dio
la punirà; gli uomini devono punire
ciò che vi è di. criminale nel disordine
pubblico, che l’empietà ha causato. O-
• • ; M
.
. ra
• _

Dettagli

  • Page N°:91
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
Loading...