Cesare Beccaria

tTie con questa chiave egli avrebbe fatto
una riforma di tutto il genere umano ,
e che andava a comandare un’ armata
di cento quaranta mila uomini contro
i Giansenisti.
Non vi sarebbe stata cesa piò ragio­
nevole e più giusta 3 che metterlo nel
medesimo alloggio , ove fu posto Simo-
ne Morino ; ma come mai si sarebbe
potuto immaginare , che costui potesse
Confessore suadere trovar credito , che del Simone appresso Re ? Seppe Morino il Gesuita costui stabiliva Annat per­
una Setta quasi altrettanto pericolosa ,
quanto il Giansenismo medesimo , e fi­
nalmente dopo aver portata 1 ’ infamia
fino a rendersi delatore, ottenne dal
Luogotenente Criminale 1 *ordine del­
ia cattura contro il suo disgraziato ri­
vale. Si ardir«à di dirlo? Simone Mo­
rino fu condannato ad essere bruciato
vivo .
Nel condurlo al supplizio fu trovata
•in una delle sue calze una carta, nella
quale domandava perdono a Dio di tutti
i suoi errori ; e ciò appunto doveva sal­
varlo ; ma la sentenza era approvata,
e fu eseguita senza misericordia.
Tali avventure fanno arricciare i ca­
pelli . Ed in qual paese non si sono
veduti avvenimenti còsi deplorabili ?
Gli uomini in qualunque luogo si sieno
si
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  • Page N°:96
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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