Cesare Beccaria

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nera , ch’era sopra una delle sue cosce.
Approfondarono in quella l’ago; ma
siccome i tormenti patiti nella tortura
erano stati tanto fieri, quella povera
creatura appena sentì l’ago , e non ur­
lò ; onde fu avverato
per­
ché i costumi principiavano a prendere
una tempra piò mire, non fu bruciata,
che do{30 di essere stata impiccata,, e
strangolata .
Tutti i Tribunali dell’ Europa Cri­
stiana in quel tempo risuonavano di sen­
tenze simili , e per tutto erano accese
le fiamme per gli Stregoni ugualmente
che per gli Eretici. Si rimproverava
a’ Turchi il non avere fra loro nè stre­
goni , nè ossessi, e da questa mancanza
se ne induceva un sicuro riscontro del­
la falsità di una Religione .
Un uomo zelante pel ben pubblico,
per 1 ’ umanità , per la vera Religione
ha pubblicato in uno de’suoi scritti in
favore della innocenza, che i Tribuna-:
li Cristiani hanno condannato alla mor­
te più di centomila pretesi Stregoni .
Se si aggiunge a tali morti giuridiche
il numero infinitamente maggiore d i Ere­
tici immolati, questa parte del Mondo
apparirà un vasto palco coperto di car­
nefici, e di vittime, circondato da Giu­
dici , da sbirri, e da spettatori.
§.

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  • Page N°:101
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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