Cesare Beccaria

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metterli egualmente a’ suoi nuovi riti ;
che in fine , sotto pretesto che sia ma­
glio obbedire a Dio , che agli uomini ,
e che la Setta dominante sia piena di. su­
le perstizioni lo distruggere Stato ; si e di delibera quel cerimonie che la è sacrosanto pena ridicole, di morte vuo­ nel­
contro coloro , che col dogmatizzare
pubblicamente in
favore di tal Setta
possono incitare il Popolo ad una soL-
Jcvazione.
Due ambiziosi disputano un Trono,
il più forte se ne impadronisce , e decre­
ta la pena di morte contro i. partigiani
del più. debole. I Giudici diventano gli
strumenti della vendetta del nuovo So­
vrano xe^gli appoggi della sua autorità.
Chiunque avesse avuto delle relazioni
con Carlo di Lorena a tempo di Ugo
Capeto era in pericolo di essere condan­
nato alla morte, se a caso non fosse sta­
to potente.
Allorché Riccardo secondo omicida
di due suoi Nipoti, fu riconosciuto Re
d’ Inghilterra, il Gran Jury fece squar­
tare il Cavalier Guglielmo Colinburn
colpevole di avere scritto a un amico
del Conte di Richemont, che faceva in
quel tempo una leva di truppe, e che
regnò di poi sotto nome di Enrico set­
timo. Si trovarono due lineescritte distia
mano, eh’erano molto ridicole; e tan­
to

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  • Page N°:112
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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