Cesare Beccaria

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probabilità, ma probabilità tale, che è
chiamata certezza , perchè ogni uomo di
buon senso vi acconsente nccessariamen-
u per una consuetudine nata dalla ne­
cessità di agire , ed anteriore ad ogni
speculazione; la certezza che si richiede
per accertare un uomo reo è dunque quel­
la , che determina ogni uomo nelle ope­
razioni piu importanti della vita. Pos­
sono distinguersi le prove di un reato in
perfette, ed in imperfette. Chiamo per­
fette quelle; che escludono la possibilità
che un tale non sia reo: chiamo imper­
fette quelle che non la escludono. Del­
le prime anche una sola è sufficiente per
la condanna; delle seconde tante son ne­
cessarie, quante bastino a formarne una
perfetta , vale a dire che se per ciascuna
di queste in particolare è possibile che
uno sia reo, per l’unione loro nel me­
desimo soggetto è impossibile che non lo
sia. Notisi che le.prove imperfette, del­
le quali può il reo giustificarsi, e non
Io faccia a dovere, divengono perfette.
Ma questa morale certezza di prove è
più facile il sentirla che 1 *esattamente de­
finirla. Perciò io credo ottima Legge
quella, che stabilisce Assessori ai Giudi­
ce principale presi dalla sorte e non dal­
la scelta, perchè in questo caso è più si*
cura l’ignoranza che giudica per senti­
mento , cfce la scienza.che giudica per o-
B
P‘-

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  • Page N°:121
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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