Cesare Beccaria

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X 217 X
„ ,, ,, essere nostra un raggio vita in della . luogo La ragione eterna della luce dell’ ragione , uomo e può di è
„ Dio
S. Cirano estende tanto questo argo­
ro mento, sofismo. che si Ma può quando prendere egli per viene un alla pu­
spiegazione, ed a* dettagli si rende più
difficile il rispondergli „ si può , die’ c-
,, gli, ammazzarsi pel bene del suo Prin-
,, cipe, della sua Patria , e de’suoi Pa-
reati “ .
'
re Non i Codri, si potevano ed i Curzii. in effetto Non condanna­ vi è sta­
to alcun Sovrano, che abbia ardito puT
nire la famiglia di un uomo , che si fos-
sf sacrificato per lui; che dico io? che
non abbia quella piuttosto ricompensata.
S. Tommaso avanti S. Cirano aveva
detto la cosa medesima. Ma non vi è
bisogno nè di Tommaso, nè di Bona­
ventura , nè di Hauranne per sapere
che un uomo, che muore per la sua Pa­
tria , è degno de’ nostri elogi .
L’Abate di S. Cirano concluse, eh’
era permesso di fare per sè ciò eh’ era
bene di fare per un altro. Sappiamo ab­
bastanza* ciò eh’è stato allegato in Plu­
tarco, in Seneca, in Montagne, ed in
cento altri Filosofi in favore del Suici­
dio . Io non pretendo mica fare 1 *apo­
logia di un’ azione che le leggi condan­
na-
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  • Page N°:129
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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