Cesare Beccaria

X 232 X
vie?, può essere condannato nei caso che
non sia provato il delitto . Dunque la
iegge la vita avrebbe ! O Giudici stimato ! consultare più la roba il pie­ che
toso Antonino 3 ed il buon Trajano;
essi proibiscono la condanna degli as­
senti (a) .
Ma che / la vostra legge permette che
un concussionario, un fallito fraudolento
abbia ricorso al ministero di un Avvo*
cato , ed un uomo di onore è privato
di tal soccorso ! Se vi può essere una
sola occasione, in cui un innocente si
giustificherebbe col ministero di un Av­
vocato , non è egli chiaro , 'che la leg­
ge che ne lo priva è ingiusta ?
lì primo Presidente di Lamoignon di­
ceva contro tal legge, che „ i’Avvo-
,, cato, o il consiglio da darsi agli ac-
„ cusati non è un privilegio accordato
„ dalle Ordinanze, nè dalle leggi ; ma
„ una libertà acquistata pel diritto na-
„ turale, che è più antico di tutte le
„ leggi umane.
La natura insegna ad
„ ogni uomo • , eh’ egli deve ricorrere a]
„ lumi altrui, quando non ne ha tanti
,, per condursi da sè stesso , e doman-
„ dar soccorso, se non si sente bastan-
(a) Digesto legge z. tit. de abscntibus,
e L, $ .
td,i re pocnis,
t

Dettagli

  • Page N°:146
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
Loading...