Cesare Beccaria

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Non può negarsi, che ciò non sia som­
mamente consolante. In Londra dodici
Giurati debbono decidere definitivamen­
te del merito d’un’accusa. Fra noi un
semplice indizio basta per ^tormentarvi
anche innocenti.
Io non andrò più avanti in questa e-
same funesto dei pari, che tremendo ;
Parmj d’avere abbastanza dimostrato
che la nostra vita, il nostr'onore., la
nostra libertà, le nostre sostanze dipen­
dono unicamente il più delle volte dall’
arbitrio di un Giudice. Anticamente si
ricercavano i delitti, c i delinquenti per
la strada dille arti magiche, deli’ astro­
làbio, del salto del setaccio, c di altre
simili bizzarrissime pruove colle arri e
colle scienze a noi venute dall’ Asia .
Tanto è*vero, che in ogni tempo, gli
uomini sono stati lo scherzo della for­
ziosi tuna , sono e che stati i loro costantemente interessi i più annessi pre­
alle più frivole bagattelle !
0 Giudici, che avete in mano il de­
stino ù me°lio de’ vostri salvare simili, un colpevole, rammentatevi che tor­ eh1
mentare o perdere un innocente. Que­
sta massima non è nuova ; ma è bene
ripeterla, finché si vegga profondamen­
te impressa nella testa, c più ancora
nel cuore de’ nostri criminalisti. S ì,

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  • Page N°:159
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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