Cesare Beccaria

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minore al numero de’ morivi, che per
gono vano la naturale ne’ a violare loro avidità cuori, un diritto, di esser ma nelle felici che non conven­ gli spin­ tro­
zioni della società . La massima diffe­
renza di probabilità di queste due clas­
si , esige che si regolino con diversi
ché prmeipii più rari, . Nei deve delitti sminuirsi più atroci, il tempo per­
dell’esame per l’accrescimento della pro­
crescere babilità il dell’innocenza tempo della prescrizione, dei reo, c deve per­
chè dalia definitiva sentenza dell’ inno­
cenza, o reità di un uomo, dipende il
togliere la lusinga della impunità , di cui
il danno cresce colla atrocità del delit­
Ma nei delitti minori, scemandosi
to.
la probabilità deli’innocenza del reo,
deve crescere il tempo dell’ esame, e
scemandosi il danno dell’ impunità, de­
ve diminuirsi il tempo delia prescrizio­
Una tale distinzione di delitti in
ne.
due classi non dovrebbe ammettersi , se
altrettanto scemasse il danno dell’ impu­
nità , quanto cresce la probabilità del
delitto. Riflettasi, che un accusato, di
cui non consti nè l’innocenza , nè la rei­
tà, benché liberato per mancanza di pro­
ve , può soggiacere pei medesimo delit­
to a nuova cattura, e a nuovi esami,
se emanano nuovi indizii indicati dalia
i-egge, finché non passi il tempo della -
prc-
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  • Page N°:209
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  • Author:Cesare Beccaria
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