Cesare Beccaria

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tianni al Bando chi ha messo la Nazio­
ne nella fatale alternativa , o di temer­
lo o di offenderlo , lasciandogli però il
Maggiori sacro tivi contro diritto dunque un di provare Nazionale dovrebbon l’innocenza , essere che contro i sua. mo­
un Forestiere, contro un incolpato per
la prima volta, che contro chi lo fu
più volte.
Ma chi Sbandito, ed escluso per sem­
pre dalla società , di cui era membro ,
dev’egli esser privato dei suoi beni? Li­
na tal questione è suscettibile di differen­
ti aspetti . Il perdere i beni è una pe­
na maggiore di quella del bando ;
i deb­
bono dunque essere alcuni casi, in cui,
proporzionatamente a’ delitti , vi sia la
perdita di tutto, odi parte dei beni, ed
alcuni no. La perdita
tutto sarà quan­
do il bando intimato dalla legge sia ta­
le, che annienti tutti i rapporti, che so­
lio tra la Società e un Cittadino delinquen­
te; allora muore il Cittadino, e resta i’
liomo, e rispetto al corpo politico deve
produrre lo stesso effetto, che la morte
Parrebbe dunque che i beni
naturale.
tolti al reo dovessero toccare ai legitti­
mi successori, piuttosto che al Princi­
pe ; poiché la morte ed un tal bando so­
no lo stesso, riguardo al corpo politico.
Ma non è per questa sottigliezza, che o-
to disapprovare le confische dei beni.
Se
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L.

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  • Page N°:236
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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