Cesare Beccaria

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offende l’umanità merita di avere tutta
l’umanità inimica, c T esecrazione uni­
versale ; quasi che i Giudici vindici fos­
sero della sensibilità degli uomini, e non
piuttosto dei patti, che li legano fra di
. loro. Il luogo della pena è il luogo del
delitto, perchè ivi solamente, e non al-
. rrove, gli uomini sono sforzati di offen-
. dere un privato per prevenire l’offesa
ha pubblica. rotti i patti Uno di scellerato, una società, ma di che cui non non
era membro, può esser temuto, e però
dalla^forza supcriore della società esilia­
malità to ed escluso delle leggi , ma vindici non punito dei patti, colle non for­
delia malizia intrinseca delle azioni.
Ma se sia utile il rendersi reciproca­
mente i rei fra le Nazioni , io non ar­
direi decidere questa questione, finché
le leggi più conformi ai bisogni dell’u­
manità , le pepe più dolci, ed estinta la
dipendenza dall’ arbitrio e dalla opinio­
ne , non rendano sicura 1’ innocenza op-
• pressa e la detestata virtù : finché la ti­
rannia non venga dei frutto dalla ragio-
. ne universale, che sempre più unisce
.g l’interessi del Trono e dei sudditi ,
*confinata nelle vaste pianure dell’Asia:
quantunque la persuasione di non tro­
vare un palmo di terra, che perdoni ai
veri delitti, sarebbe un mezzo efficacis­
simo per prevenirli.
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§.

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  • Page N°:248
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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