Cesare Beccaria

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libertà : egli è dunque certo , che cia­
scuno non ne vuol mettere nel pubblico
deposito che la minima porzione possi­
bile , quella sola che basti ad indurre
gli altri a difenderlo .
L’ aggregato di
queste minime porzioni possibili forma
il diritto di punire p tutto il di più è
abuso , e non giustizia ; è Fatto , non
già Diritto . W Le pene che oltrepas­
sano la necessità di conservare il depo­
sito della salute pubblica sono ingiuste
di lor natura ; e tanto più giuste sono
Je pene , quanto più sacra ed inviola­
bile è la sicurezza, e maggiore la liber­
tà, che il Sovrano conserva ai sudditi.
§.
(a) Osservate che la parola Diritto non
contraddittoria alla parola Forza ;
la
ma è piuttosto una modi ficagione della secon­
da , cioè la modificazione piti utile al maggior
numero . E per Giustizia io non intendo al­
tro che il vincolo necessario per tenere uniti
gl’ interessi
, r i r l t i
p a o c a che
glierebbono
.
’ naentico l l stato
Bisogna guardarsi di noti attaccare a questa
l*ideadi qualche cosa di rea­
parola Giustizia
le , come di una forza fisica , e di un essere *
esistente : ella è una semplice maniera di con­
cepire degli uomini ; maniera che infittisce in­
finitamente sulla felicità di ciascuno: nemme­
no intendo quell' altra sorte di giustizia , che
è emanata.da
D iote che. ha i suoi immedia­
ti rapporti colle pene e colle ricompense della
via vven ire,
esso si
-
*
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I

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  • Page N°:256
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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