INTRODUZIONE
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Quali sono i soli oggetti che hanno fino a questi ultimi tempi
occupati i sovrani di Europa? Un arsenale formidabile, un’artiglieria
numerosa, una truppa bene agguerrita. Tutti i calcoli, che si sono
esaminati alla presenza de’ principi, non sono stati diretti che alla
soluzione d’un solo problema: trovar la maniera di uccidere più uomini nel
minor tempo possibile.
Si è proposta per oggetto di premio la scoverta d’una evoluzione più
micidiale. Non si è pensato a premiare l’agricoltore, che ha tirati due
solchi nel mentre che gli altri non ne tirano che | un solo: ma si è
raddoppiato il soldo all’artigliere, che ha avuta l’arte di caricare un
cannone fra lo spazio di 4 secondi. Noi ci siamo addestrati tanto in un
mestiere così distruttore, che noi siamo in istato di distruggere
ventimila uomini fra lo spazio di pochi minuti. La perfezione dell’arte
la più funesta all’umanità ci fa vedere senza dubbio un vizio nel sistema
universale de’ governi.
È più di mezzo secolo che la filosofia declama contro questa mania
militare; è più d’un mezzo secolo che i filosofi si affaticano per
richiamare le mire de’ principi agli oggetti più utili e, dopo
Montesquieu, non ci è stato scrittore che non abbia intimato agli
uomini la necessità d’una riforma nella legislazione: «quasi tutti gli
scrittori d’un secolo», dice un grand’uomo, «poeti, oratori e filosofi,
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sono strascinati 9 e ristretti da ciò che li circonda» . La natura in ogni
epoca imprime, per così dire, il medesimo suggello a tutte le anime ed i
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N: i soli, V: gli
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N: strascinati, V: trascinati
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N: ristretti, V: spinti
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Aristotele, Politica, I, 9, 1253a. Si tratta comunque di una citazione frequente all’inizio dei
trattati politici moderni, che si ritrova anche in due testi particolarmente presenti a Filangieri e
cioè Montesquieu, Esprit des lois, I, 1 e, prima, G. B. Vico, De universi iuris uno principio et fine uno,
caput XLV, 1-2, Hominem esse natura socialem.
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