Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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Stato che debbono precedere e dirigere i governi nelle grandi
intraprese. Per togliere dunque questi argini, per dare agl’ingegni quel
grado d’elevazione che un lavoro così difficile richiede, bisognava che i
gran sovrani e i re cominciassero dal formare alcuni corpi da tante
masse disperse, bisognava ristabilire i legami tra gli uomini, bisognava,
soprattutto, che gli uomini lasciassero d’essere schiavi, poiché la natura
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ha proibito allo schiavo di pensare .
Tolto questo primo ostacolo, bisognava superarne un altro. L’utilità
pubblica richiedeva che si estirpasse tutto quello che si opponeva a’
progressi de’ lumi e delle cognizioni, senza de’ quali ogni riforma, e
particolarmente quella delle leggi, sarebbe stata difettosa e funesta.
Indebolito il potere de’ nobili, bisognava dunque prima d’ogni altro
dissipare alcuni errori che il fanatismo aveva consacrati e che
l’ignoranza, troppo facile ad esser sedotta, aveva rice|vuti. Per ottener
questo fine la filosofia è venuta in soccorso de’ governi ed ha prodotto
gli effetti più salutari. La superstizione più non esiste. Questa nemica
dichiarata d’ogni utile riforma, questa leva che agita la terra, fissando il
suo punto d’appoggio ne’ cieli, questa tiranna degl’ingegni che in tutti i
secoli ha dichiarata una guerra a coloro che, per fortuna degli altri ma
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che per loro propria disgrazia, la natura ha condannati ad esser grandi
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uomini ; che nella Grecia condannò Socrate a morire, caricò di catene
Anassagora, esiliò Demetrio Falereo, che in Olanda innalzò un rogo
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Omero dice che Giove toglie la metà dello spirito ad un uomo nel giorno,
che lo fa schiavo. Iliade 21 .
utilizza di Locke solo gli esempi che spiegano la formazione degli Stati ad opera di gruppi
socialmente organizzati e non quelli che fanno riferimento alla forma costituente rappresentata
da un contratto sociale. Si noti che il nome del filosofo inglese appare sempre come “Lock”,
trascritto secondo la pronuncia, mentre nell’edizione veneziana del 1782 viene corretto in
“Locke”.
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N: condannati, V: destinati
20 Il passo (suggerisce Cotta 1954: 54) riecheggia N. Boulanger, Recherches sur l’origine du
dispotisme oriental, Paris, Compagnie des libraires associés, 1763, pp. IX, XIII-XIV.
La citazione viene in realtà da Odissea, XVII, 322-323.
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