Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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taceva, da che le nazioni, dopo gli urti comuni e i perpetui contrasti
dell’ambizione e della libertà, si sono finalmente fissate in uno stato di
riposo, che l’induce a cercare l’agio piuttosto che la grandezza e la
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gloria; da che l’oro è divenuto la misura di tutto ; da che la grandezza
degli Stati si calcola; da che le nazioni commercianti ed agricole hanno
alzate un trono su le nazioni guerriere; da che la privativa d’una derrata,
il commercio esclusivo d’un aromo e da che il trasporto della cannella
dall’Indie è divenuto la causa delle guerre più sanguinose; da che,
finalmente, le ricchezze non corrompono | più i popoli, poiché esse
non sono più il frutto della conquista ma il premio di un lavoro assiduo
e d’una vita interamente occupata; da quest’epoca, io dico, le ricchezze
e i canali che le trasportano sono con ragione divenute il primo oggetto
della legislazione 49 .
Quali saranno dunque le cure del legislatore su quest’oggetto così
interessante? Noi le divideremo in due classi. Bisogna richiamare le
ricchezze nello Stato: bisogna ben ripartirle, equabilmente diffonderle.
Quali saranno dunque i mezzi che la legislazione deve impiegare per
ottenere il primo di questi effetti e quali quelli che deve impiegare per
ottenere il secondo? Se l’agricoltura, le arti, il commercio sono le tre
sorgenti delle ricchezze, quale è la specie di protezione che loro
conviene? Quale di queste merita la preferenza delle leggi? Quali sono
le circostanze che debbono decidere di questa preferenza? Come
combinare i progressi dell’una con quelli dell’altre? Come proteggere
l’agricoltura in un paese agricolo, senza trascurare le arti? Come
combinare i suoi progressi con quelli del commercio? Come distendere
le vedute | dell’agricoltore sul commercio e del negoziante sulla
coltura? Come unire l’une all’altre con rapporti seguiti e continui? Quali
sono gli ostacoli che loro si oppongono dagli abusi dell’amministra-
47 Il passo è una parafrasi da Raynal, Histoire philosophique et politique, cit., tomo III, libro VI, cap.
I, pp. 1-2 (Goggi 1976).
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N: da che, V: onde.
49 Il confronto fra gli antichi e i moderni, in relazione allo sviluppo del commercio e delle
manifatture, è probabilmente suggerito a Filangieri da Raynal, Histoire philosophique et politique,
cit., VII, 19, capp. XXXIX e XLI (Goggi 1976).
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