Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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diminuire il numero de’ contribuenti diretti, rendendo nel tempo stesso
più facile l’espansione del tributo? Come combinare in un diverso
sistema di contribuzioni una giusta ripartizione colla più facile, meno
dispendiosa e meno arbitraria percezione, il sollievo del popolo
coll’opulenza del corpo politico, la prosperità dell’agricoltura, delle arti,
del commercio, la ricchezza della nazione colla ricchezza del sovrano?
Come facilitare con questo mezzo la diffusione delle ricchezze? Quali
sono gli ostacoli che impediscono questa diffusione, quali gli urti che
potrebbero ricevere dal lusso? Sotto quale aspetto deve questo esser
considerato dal legislatore? Come deve dirigerlo senza offendere la
libertà del cittadino? Come prevenire col suo soccorso l’eccesso
dell’opulenza, che suol condurre all’eccesso della miseria? In quali casi
anche quello che si alimenta col soccorso dell’industria straniera
dev’essere considerato come un strumento necessario alla prosperità
d’uno Stato? Quali sono le nazioni in Europa che | avrebbero dovuto
vedere nel lusso passivo il sostegno della loro agricoltura, della loro
industria, del loro commercio?
Ecco in abbozzo le serie de’ più principali oggetti che si
prenderanno di mira nel secondo libro di quest’opera, dove si parlerà
delle leggi politiche ed economiche. Noi passeremo quindi alle leggi
criminali.
LIBRO III
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Se la popolazione e le ricchezze sono gli oggetti delle leggi politiche
ed economiche, la sicurezza e la tranquillità sono lo scopo delle leggi
criminali. Quelle tendono alla conservazione e queste alla tranquillità de’
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Pubblicato in due parti con il titolo La scienza della legislazione, tomo III, parte prima, Delle leggi
criminali, della procedura, e parte II, Delle leggi criminali. De’ delitti e delle pene, Napoli, Stamperia
Raimondiana, 1783.
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