LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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moderni coll’istesso mezzo col quale le antiche legislazioni
l’introdussero tra le legioni degli antichi 56 .
Sviluppata la gran teoria della direzione delle passioni, dalla quale
dipende la direzione de’ costumi, noi volgeremo lo sguardo
all’istruzione pubblica, che è il terz’oggetto che si prenderà di mira in
questo quarto libro. Chi non ve|de l’influenza che ha questa sulla
prosperità de’ popoli, sulla loro libertà, su i loro costumi stessi? Se
l’uomo diretto e persuaso dalla ragione opera con maggiore energia
che, allorché la forza o il timore lo spingono, senza che egli sappia
dove è condotto; se i tempi d’ignoranza sono stati sempre i tempi di
ferocia, d’intrigo, di bassezza e d’impostura: se il difetto de’ lumi,
mettendo un velo sopra tutte le cose, rendendo incerti tutti i dritti,
alterando, foggiando, pervertendo le massime e i dogmi, ha imbrattato
di sangue i troni e gli altari, ha fatto nascere i tiranni e i ribelli, ha dato
agli errori tanti martiri, alla verità tante vittime, al fanatismo tanti roghi,
agl’impostori tanti seguaci, alla religione tant’ippocriti e tanti inimici; se
in mezzo all’ignoranza il principe non è mai sicuro del popolo, il
popolo non è mai sicuro del principe, il rispetto non è altro che viltà,
l’obbedienza non è altro che timore, l’impero non è altro che forza, la
magistratura è arbitraria, la legislazione è incerta, gli errori sono eterni e
venerati, le correzioni pericolose e derise, l’opinione pub|blica è
disprezzata, l’amministrazione è il patrimonio degli adulatori che
circondano il trono e che tradiscono il principe con una mano e la
nazione coll’altra; se la vera sapienza, sempre accompagnata dalla
giustizia, dall’umanità, dalla prudenza, non invita mai gli uomini a’
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delitti ; se, sicura d’ottenere presto o tardi il trionfo che merita, essa
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La «savia legislazione» di cui scrive Filangieri è data dalle leggi suntuarie, richiamate anche
più oltre, capo VIII. L’idea che il lusso fosse causa di corruzione dei costumi è in Montesquieu,
Esprit des lois, cit, V, 7; per una posizione analoga a quella di Filangieri, che può essere stata una
fonte ispiratrice, cfr. Genovesi, Lezioni di commercio, cit., parte I, cap. X, § XXXIII.
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Filangieri discute la tesi di Montesquieu: il timore è fondamento del dispotismo, l’onore della
monarchia e la virtù della democrazia; cfr. Esprit des lois, III, 1-11. È da notare che una critica al
timore in quanto fonte del dispotismo è contenuta anche in A. Genovesi, Lettere accademiche su la
questione se siano più felici gli ignoranti che gli scienziati, Napoli, nella stamperia Simoniana, 1764,
lettera XII.
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- Page N°:36
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- Author:Gaetano Filangieri