Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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Ma vediamo un poco se questi princìpi | universali della morale
possono in certi casi esser modificati dalle leggi. È un dogma della
natura il reciproco soccorso del marito e | della moglie. Una legge degli
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Achei toglieva questo peso al marito dell’adultera . 110Il precetto111della
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politica, alla ragione ed all’umanità, se fanno appiccare un’infelice donzella
che si è abbortita d’un fanciullo morto senz’aver dichiarata la sua gravidanza.
Dal memoriale che qui vi acchiudo saprete che questo è il caso della
supplicante.
Pare che ella non sia condannata se non per avere ignorata la legge, o per
averla violata per un effetto del pudore il più ragionevole. Io rimetto l'esame
dell'affare alla vostra equità; ma quest’infelice merita qualche indulgenza. Io vi
chieggo almeno una commutazione di pena. La vostra sensibilità vi detterà il
resto. Io ho l’onore, ecc.». Questi sentimenti di verità, quantunque proferiti da
un'anima poco avvezza a dirla e che spesso la faceva immolare dal suo
Principe sull’altare del piacere, non lasciarono di fare la più grande
impressione nell’animo del cancelliere, il quale, facendo riesaminare l’affare,
fece assolvere la delinquente. Non è per altro da credere che l'avvocato della
fanciulla avesse trascurato di rilevare l’istesse verità, ma l’eloquenza della
favorita era più propria a persuadere il cancelliere che quella dell'avvocato. Or
chi potrà proibirmi, dopo questo racconto, un sentimento di compassione per
la sorte d'una nazione, dove un segreto inspirato dal pudore naturale è punito
di morte; e dove una semplice lettera di una favorita basta per far rivocare una
sentenza confermata da un parlamento intero? La pena e l'assoluzione mi
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rivoltano egualmente .
h Samuele Petito, Leggi Attiche, lib. VI, de Connubiis, Tit. V, De puerorum
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amoribus, et productione, et scortis .
110 Il testo è una traduzione da M.-F. Pidansant de Mainrobert, Anecdotes sur Mme la Ctesse du
Barri, Londres, s. e., 1776, pp. 116-118; il fatto risaliva al luglio del 1769; Filangieri omette di
precisare che il responsabile fu un sacerdote. La legge di Enrico II è citata anche da
Montesquieu, Esprit des lois, cit., XXVI, 3, ma senza la narrazione dell’episodio riportato da
Filangieri. Il testo di Pidansant, appartenente al corpus della letteratura clandestina e di rara
reperibilità, non risulta presente nel catalogo della biblioteca Filangieri, ma esiste presso la
Biblioteca Nazionale di Napoli, fondo Palatino, segn. Pal. XXXVI, 47, dove confluì
proveniente dalla biblioteca della regina di Napoli. È possibile quindi che Filangieri avesse
consultato questo esemplare – che peraltro non reca alcuna significativa annotazione – per il
tramite della moglie Carolina Frendel, educatrice delle figlie di Maria Carolina.
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Cita le Leges Atticae Sam. Petitus collegit et digessit et libro commentario illustravit. Opus iuris, literarum,
et rei antiquariae studiosis utilissimum, Parisiis, Sumptibus Caroli Morelli, 1635, pp. 468-477.
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