LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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La vendita della propria libertà non è mai valida presso di noi, come
n
lo era in alcuni casi presso i Romani . Il cittadino non ha né il dritto, né
il bisogno di privarsi della sua unica prerogativa. Le leggi istesse, che gli
proibiscono questo contratto oltraggioso, gli offrono la sussistenza e la
libertà.
Finalmente, il debitore insolvibile condannato dalle leggi delle XII
tavole o a divenire schiavo del suo creditore o ad essere sbranato nel
o
caso della pluralità de’ creditori , non | deve far altro che dichiarare la
cessione de’ suoi beni con una cerimonia più impropria e sconvenevole
121122123124125
n
La vendita della propria libertà era valida presso i Romani, allorché un uomo
libero mascherando la sua condizione si faceva vendere da un mentito
padrone: «venum, se dari passus est». Leggasi la legge Liberis 3, § Si quis
minor f[ecit] de liberal[ibus] caus[is] [D, 40, 12, 7, 1].
o
La barbarie di rendere il debitore insolvibile schiavo del creditore non è stata
ispirata dalle sole leggi delle XII Tavole. Questa inumana instituzione ha
avuto vigore presso la maggior parte de’ popoli dell'antichità. Gli Ateniesi, per
quel che ce ne dice Plutarco nella vita di Solone 121 , l’avevano adottata e i
Germani, per quel che ce ne dice Tacito (De morib[us] German[orum]),
l'adottarono anch’essi malgrado il loro trasporto per la libertà 122 . Ma non si
ritrova che nelle sole leggi delle XII Tavole legittimato l’atto più atroce che
l'umana ferocia abbia potuto inventare. «Se vi sono più creditori», dicono
esse, «che questi taglino in pezzi il debitore. Se essi tagliano più o meno, che
questo si faccia senza frode. Se loro piace, lo vendano al di là del Tevere».
«At
123 si plures erunt rei (queste sono l’espresse parole della legge) tertiis
nundinis partes secanto. Si plus minusve secuerint 124 , sine fraude esto. Si
volent, ultra Tiberim peregre venumdanto» 125 . Il tempo, nascondendoci tanti
121
Plutarco, Solone, XV, 3.
122
Tacito, De moribus Germanorum, 24, 4: «Victus voluntariam servitutem adit: quamvis iuvenior,
quamvis robustior, adligari se ac venire patitur».
123
recte «ast».
124
recte «secuerunt se fraudesto Si volent, uls Tiberim» etc.
125
recte: «ast si plures erunt rei tertiis nundinis partes secanto. Si plus minusve secuerunt se
fraudesto Si volent, uls Tiberim peregre venumdanto», in Jacobi Gothofredi Opera juridica minora,
Ludguni Batavorum, Apud Joh. A. Langerak, 1733. Liber primus quo continentur fragmenta XII
tabularum undecunque collecta, tab. III, col. 91.
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Dettagli
- Page N°:70
- Publication:
- Author:Gaetano Filangieri