Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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che dolorosa, per ottenere presso di noi la sua libertà e la sua pace .
Ecco | come il dritto delle genti e il dritto civile è stato ingentilito e
migliorato dalla Religione. Piacesse al Cielo che i nostri legislatori
avessero sempre adattate le loro leggi a’ suoi princìpi. La superstizione
non avrebbe sporcati di sangue i nostri codici e la schiavitù proscritta
dall’Europa non sarebbe andata a stabilirsi in America sotto la
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protezione di quelle leggi stesse che l’avevano da noi esiliata. Le
barbare sponde del Senegal non sarebbero il mercato ove gli Europei
vanno a comprare a vil prezzo i dritti inviolabili dell’umanità e della
ragione. L’avarizia ardita ed insaziabile non anderebbe, a traverso de’
naufragi, a comprar tra l’arene e le tigri dell’Affrica le umane vittime
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bei regolamenti che si trovavano in queste leggi, ci ha funestamente
conservato questo frammento, ch’è uno de’ monumenti più vergognosi della
ferocia degli uomini e della stranezza de’ loro legislatori. Io non ignoro che il
celebre Binchersoeck ed altri moderni giureconsulti han dato un senso
diverso dalla lettera a questo frammento 126 . Ma io trovo che Quintiliano
(Instit[utio] Orat[oria], lib. 13, cap. 6) e molti altri scrittori antichi han preso il
testo di questa legge nel suo senso naturale. Io veggo in Aulo Gellio (Notti
Attic[he], lib. 20, cap. I [XX, 1, 50-52]) un filosofo che la condanna ed un
giureconsulto che l’approva, e né l’uno né l’altro vi suppongono la menoma
allegoria. lo veggo finalmente Tertulliano che vi si scaglia contro, mostrando
l’imperfezione delle romane leggi (Tertull[ianus], Apologet[icum], cap. 4 [IV, 9]);
in ragion di prossimità l’opinione degli antichi deve prevalere.
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La cerimonia, colla quale il debitore insolvibile dichiara la cessione de’ suoi
beni presso di noi, è più atta a muovere il riso che la compassione. Si conduce
il debitore vicino ad una colonna a quest’officio destinata: egli l’abbraccia nel
mentre che un araldo grida «cedo bonis», ed un altro gli alza le vesti e palesa
agli spettatori le sue natiche. Finita questa cerimonia, il debitore è messo in
libertà.
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C. van Bynkersoeck, Observationes Juris Romanorum, in Id., Opera omnia, Coloniae 1761, L. 1,
c.1; e J. Taylor, Commentarius ad Legem decemuiralem de inope debitore in partis dissecando: quem in
Scholis Iuridicis Cantabrigiae Iunii XXII. 1741. recitauit, cum pro gradu solenniter responderet, Ioannes
Taylor [...] Accedunt a viris eruditissimis confectae, nec in lucem hactenus editae, notae ad marmor
Bosporanum Ioui vrio sacrum. Dissertatio de voce Yonane. Explicatio inscriptionis in antiquo marmore Oxon.
De historicis Anglicanis commentatio, Cambridge, Typis academicis J. Bentham, 1742
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