della sua cupidigia, e gli Europei non avrebbero il rossore di vedere i
loro navigli spesso carichi di Catoni, che sanno preferire l’indipendenza
alla vita, la morte alla schiavitù.
Ma chi lo crederebbe? Nel mentre che il cristianesimo fa sentire
nell’Europa i suoi benefici influssi, nel mentre che le nostre leggi si
dichiarano in favore della libertà dell’uomo, nel mentre che l’umanità
reclama da per tutto i suoi dritti, l’America europea è coverta di schiavi;
la legislazione non solo si tace su quest’abuso, ma ne protegge il
commercio infame; e in tutto l’immenso spazio di questo vasto
continente non si ritrova che una sola piccola regione d’eroi che ha
voluto sottraersi a’ rimorsi di quest’ingiustizia ed allo scandalo della
posterità. La sola Pensilvania non ha più schiavi.
I progressi de’ lumi e della filosofia, uniti alle virtù de’ troni, ci
fanno sperare che il suo esempio sarà imitato dal resto delle nazioni. I
nostri codici saranno allora più analoghi a’ princìpi della natura e della
rivelazione, e il loro trionfo su gli antichi sarà allora più deciso.
Io scorro rapidamente sopra questi oggetti, perché temo sempre di
urtare nell’errore di coloro che si distendono inutilmente nel
dimo|strare alcune verità nelle quali tutti gli uomini convengono.
Preferirei volentieri il partito di tacerle, se la natura del lavoro che ho
intrapreso e le leggi del metodo non me lo proibissero.
Dopo aver dunque date alcune idee generali della bontà assoluta delle
leggi, io passo alla bontà relativa.
CAPO V
Della bontà relativa delle leggi
La diversità de’ caratteri, del genio e dell’indole degli uomini, e la
loro incostanza si comunica a’ corpi politici, non altrimente che i difetti
delle parti si comunicano al tutto. Le nazioni non si rassomigliano alle
Dettagli
- Page N°:72
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- Author:Gaetano Filangieri