Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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principe. Questo solo stabilimento basterebbe presso noi altri per
prevenire gli animi del volgo in favore della nuova legislazione, come è
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avvenuto in Prussia . Il popolo, vedendosi allora privo d’un peso che
di mal’animo sopportava, non potrà non benedire la mano che glielo
ha tolto. Egli amerà la nuova legislazione e la preferirà all’antica.
Queste sono le precauzioni che la politica c’ispira per prevenire i
disordini che il cambiamento della legislazione potrebbe produrre in
uno Stato. Vediamo ora se ci è un mezzo da ritardare la decadenza
istessa de’ codici.
CAPO VIII
Della necessità d’un censore delle leggi
e dei doveri di questa nuova magistratura
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La decadenza de’ codici è una rivoluzione politica, ma una
rivoluzione che si fa lentamente, che cammina con passi quasi
insensibili e che ha bisogno di secoli per giugnere | al suo termine.
Non è dunque istantanea, né può esserlo che in un solo caso, quando
una nazione passasse in un istante da una forma di governo ad un’altra;
or questo è difficile ad avvenire, quando non s’incontrino nell’istesso
tempo e nell’istessa nazione un Tarquinio, una Lucrezia, un Bruto e un
popolo intero amante della libertà e mal contento del governo. Toltone
dunque questo caso, la legislazione non potrà decadere che lentamente.
Essa potrà dunque essere riparata. Quest’oggetto così interessante,
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Filangieri si riferisce non al progetto di un nuovo codice prussiano (il Cabinetts-ordre di
Federico II che istituì la commissione legislativa è del 14 aprile 1780), ma al Project des Codicis
Fridericiani Marchici, cioè alla legge processuale elaborata da Samuel von Cocceji.
156 Il capo riprende l’intero contenuto del capo III, parte II, delle Riflessioni sull’ultima legge, cit.,
pp. 78-82, dello stesso Filangieri.
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