LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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La prima legge dunque che protegge, dirige e rende utile l’amore del
potere ne’ governi liberi e popolari, è quella che lascia al popolo intero la
scelta di coloro a’ quali egli deve confidare qualche porzione della sua
autorità. La seconda è quella che dà ad ogni cittadino | il dritto di poter
pervenire alle prime cariche dello Stato, purché per qualche delitto, che
la legge deve esprimere, non ne sia escluso. La necessità di questa legge
è da per se stessa evidente. Essa non è altro che un risultato degli
antecedenti princìpi. Se ogni cittadino serve la sua patria a misura de’
benefici che in ricompensa questa gli offre; se l’amor del potere è
l’unico oggetto di queste speranze; se finalmente i diversi gradi
d’autorità, che si possono conferire ad un cittadino, sono la sola
moneta, colla quale egli vuol esser pagato de’ suoi meriti, supposto
tutto questo, non vi vuol molto a vedere che, subito che una porzione
de’ cittadini viene in tutto o in parte esclusa da questo diritto, la
repubblica si vedrà divisa in due classi, in coloro che non hanno alcuno
o picciolo interesse nel bene della patria, ed in coloro che hanno tutto
l’interesse nel servirla.
Chi non vede quanto questa parzialità civile offende il principio del
governo, altera l’equilibrio, distrugge l’eguaglianza, non già
quell’eguaglianza metafisica desiderata ne’ sogni de’ politici, ma
quell’eguaglianza che è l’anima de’ | governi popolari, che non ha per
oggetto la facoltà, ma i dritti, e che alterata fa nascere lo schiavo
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accanto all’eroe ed una truppa d’Iloti in un paese di Spartani?
La
legge dunque, che dà a tutti i cittadini nelle democrazie eguali dritti per
le cariche, è una delle più necessarie per proteggere, fomentare e
dirigere il principio del governo.
L’ultima legge, finalmente, diretta all’istesso oggetto è quella che
impedisce l’abuso del potere. Siccome l’abuso del potere è quasi
sempre unito al potere istesso, siccome questo abuso, pernicioso da per
tutto, è più d’ogn’altro fatale ne’ governi liberi e popolari, le leggi
debbono prevenirlo.
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Nell’edizione veneziana l’interrogativa è trasformata in un’esclamativa.
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Dettagli
- Page N°:130
- Publication:
- Author:Gaetano Filangieri