LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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L’opposizione de’ filosofi e de’ politici riguardo a quest’oggetto, la
difficoltà di dare qualche chiarezza ad una questione così oscura come
questa, e gli ostacoli che s’incontrano allorché si vogliono generalizzare
i princìpi legislativi che ne derivano, mi faranno dilungare più di quello
che vorrei in questo esame. Io spero che questo difetto sarà
compensato dalla novità, dall’importanza e dall’evidenza de’ resultati.|
CAPO XIV
Quarto oggetto del rapporto delle leggi: il clima
Si è creduto, e si crede forse ancora, che Montesquieu sia stato il
primo a parlare dell’influenza del clima. Quest’è un errore. Si sa che
prima di lui questo oggetto non sfuggì dalla penna del delicato ed
ameno Fontenella a . Chardin, uno de’ viaggiatori che ragionano, fa
molte riflessioni circa l’influenza del clima sul fisico e sul morale degli
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uomini. L’abbate Dubos sostenne e sviluppò i pensieri di Chardin ; e
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Bodino, che aveva forsi letto nelle opere di Polibio
che il245clima
forma la figura, il colore ed i costumi delle nazioni, ne aveva già fatta la
a
Macchiavelli parla anche dell’influenza del clima sul fisico e sul morale de’
245
popoli in vari luoghi delle sue opere .
243 J. B. Dubos, Les intérêts de l’Angleterre, Amsterdam, G. Gallet, 1704; Journal du voyage du
Chevalier Chardin en Perse et aux Indes Orientales, Amsterdam, J. L. De Lolme, 1711. Il riferimento
a
Dubos è suggerito a Filangieri in realtà da Helvétius, De l’esprit, cit., discorso III, cap. XXX,
che aveva discusso in particolare J. B. Dubos, Histoire critique de l’établissement de la monarchie
française dans les Gaules, Paris, Osmont, 1734.
244 J. Bodin, Les six livres de la République; Paris, Jacques du Puys, 1576; la fonte è Polibio, Storie,
IV, 21, 1-4.
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Si riferisce soprattutto a Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, II, 5; inoltre B.
Fontenelle, Osservazioni sugli antichi e moderni, in Id., Opere del sig. Bernardo de Fontenelle tradotte dal
Francese in Italiano idioma dal professore di medicina Vincenzo Garzia e divise in otto volumi, Napoli, a
spese di S. Manfredi, 1765-1767.
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