Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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inabile ad alcuni lavori ed a certe occupazioni nelle qua|li riuscirebbe
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con felicità in un clima diverso .
Non omnis fert omnia tellus.
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Questo si può dire anche dell’uomo. Opporsi alla natura in questi
casi è una bizzarria inutile e perniciosa. Che il legislatore dunque ripari
agli effetti del clima allorché sono perniciosi, che ne profitti allorché
son utili, che li rispetti allorché sono indifferenti, e che imiti la politica
del legislatore degli Ebrei, il quale proibì di mangiare la carne di porco,
i pesci senza squame e senza ali, stabilì alcune lavande purificatorie,
ordinò l’astinenza ed il digiuno; ma non prescrisse mai l’uso dell’olio ad
un popolo che viveva sotto un cielo caloroso ed in un paese nel quale il
clima rendeva perniciosa questa specie di condimento a’ suoi abitatori.
Dal clima io passo all’altr’oggetto fisico del rapporto delle leggi: alla
natura del terreno.|
CAPO XV
Quint’oggetto del rapporto delle leggi: la fertilità
o la sterilità del terreno
I terreni, considerati relativamente alla loro fertilità o sterilità,
possono ridursi in tre diverse classi. In quelli ne’ quali il suolo dà tutto
con picciolissimo soccorso dell'uomo; in quelli ne’ quali la generosità
della natura è relativa all’industria di coloro che li coltivano; ed in
266 Filangieri riprende le argomentazioni di Raynal, Histoire philosophique, cit., tomo VII, libro
XIX, cap. XLI, p. 343 (Goggi 1976).
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Si tratta di un motto riportato anche da Genovesi, Della diceosina, cit., I, 14, § 10, nonché Id.,
Lezioni di economia civile, libro I. È un adattamento da Virgilio, Eclogae, IV, 39: «omnis feret
omnia tellus».
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