Gaetano Filangieri

LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE - I
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ne’ suoi individui; allora l’agricoltura, le arti, il commercio conterebbero
tante braccia di più, che oggi, intruse nel santuario, discreditano la
religione e son di peso allo Stato; allora nella nostra comunione più di
ogn’altra, ove il celibato è unito al sacerdozio, a misura che si verrebbe
a diminuire il numero di coloro che dovrebbero reggere a
quest’astinenza, la mensa del Signore si vedrebbe meno macchiata dalle
sozzurre di coloro che la servono; la pace delle famiglie e l’onestà
coniugale sarebbero meno turbate da’ ministri dell’altare e la
popolazione si risentirebbe meno del sagrifizio che essi fanno della loro
virilità.
Della maniera istessa, quando gli ecclesiastici non conoscessero né
l’eccesso delle ricchezze in una parte, né l’eccesso della povertà
nell’altra, essi non irriterebbero gli uomini col loro fasto, né si
richiamerebbero il loro disprezzo colla loro miseria.
Finalmente, quando lo Stato intero, e non la privata carità de’ fedeli,
provvedesse al loro sostentamento, allora la loro lingua, destinata a |
predicare le verità della religione e i dogmi della morale, non si
degraderebbe col mendicare una sussistenza che essi hanno un dritto di
ripetere dallo Stato che servono; allora la verità che essi predicano, non
essendo più l’esordio d’una richiesta o il titolo d’una prestazione,
lascerebbe di divenire sospetta; allora, finalmente, l’impostura e la
superstizione fuggirebbero lontano dal santuario, non potendo più
divenire una sorgente di ricchezze.
Ecco come dovrebbe esser protetta la religione cristiana e questi
sono i princìpi generali che derivano dal rapporto delle leggi colla
religione dell’Europa. Per non cadere in ripetizioni inutili, io mi riserbo
di sviluppare questi e di esaminare gli altri meno generali princìpi nel
quinto libro di quest’opera, dove si parlerà delle leggi che riguardano la
religione.|
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  • Page N°:169
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  • Author:Gaetano Filangieri
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