Cesare Beccaria

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Autore, nessuno vorrebbe obbligarsi ad
osservare le Leggi di veruna Nazione
dell’ universo
massime , <hc secondo
quello , che afferma il N. A. le leggi
sono lasciate in abbandono alla
discre­
zione di quelli , l'interesse dei quali c
di' opporsi alle più provide leggi, e mas­
sime ancora che sino che vi saranno de­
gli uomini, si troveranno anche dei De­
mocriti , e dei ......
Lascio finalmente ad altri il notare se
sia esattamente v ero e se possa dirsi da
un uomo onesto, che le Leggi non siano
state altro, per lo p iù , che lo stromento
delle passioni di alcuni pochi.
Ma quali sono mai quelle pochissime
felici Nazioni che non aspettarono che il
lento moto delle combinazioni, e vicissi­
tudini umane facesse succedere a ll estre­
mità dei mali un avviamento al bene ,
ma che ne accelerarono i passaggi inter­
riledii con buone Leggi ?
Intendo: si accennano qui due codici
fatti nel Settentrione. Ma tanto peggio
per quelle fredde Nazioni, se hanno in­
dugiato ^tanto a formarli , e noi nulla
in verità sincera abbiamo da invidiare
alle-loro Leggi, nè alla giustizia dei lo­
ro Magistrati : e se quelle Leggi sono
buone, lo sono in quanto rassomiglia­
no a quelle, sotto le quali sono più d7
anni millanta-, che noi viviamo : e se
•t . ,
no
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  • Page N°:19
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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