Cesare Beccaria

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ne ,. e beile . 3. JL ’idea dell’ animo >
deli’ intenzione , e del fine per cui gli
uomini si servono delle stesse d e tte co­
se , ricche , buone , e belle.
dette cose ricche, buone, c
IT. L e
belle, siccome ogni altra,cosa ed ogni
altra materia del mondo sono all’ uomo
o necessarie per la sua conservazione ,
o abbondanti , o superflue , cioè ,. o ser­
vono a quelle cose, che gli sono necessa­
rie per vivere, o per averne in abbondan­
za , o per possederne, anche, di superflue..
Quali siano le cose necessarie, abbon*
danti , e supèrflue all’uomo, io non ar­
disco definirlo , ma per adesso intendo
ancor io cotesti tre termini, e do agli
stessi quel senso che ior si dà comune­
mente da tutti.. Si noti solamente, che
le cose ad uso deli’ uomo si possono
chiamare abbondanti, e superflue, non
solo- quanto alia loro quantità, ed al
loro numero; mai anche quanto all’uso
che ne facciamo;, ed altresì quanto al
bisogno che abbiamo delle medesime sia
per i nostri piaceri sémplicemente , o
$ia per. bisogni indispensabili alla nostra
conservazione., e migliore.stato nostro .
Questa distinzione, è . importante, per a-
verc una giusta idea deb Lusso, e per
poterne formare un retto giudizio.
i r r . i fini, ed i motivi per cui gli
uomini fanno uso delle cose, onecessa­
rie ,

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  • Page N°:42
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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